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Citazioni provenienti da Articoli Scientifici

''Se ci fosse un modello animale abbastanza buono da sostituire le persone, non avremmo un tasso di fallimenti del 92% negli studi clinici.''
[Dr. Thomas Hartung citato su Nature Medicine]
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"Lo scimpanzé è il nostro parente più prossimo. Il confronto del genoma iniziale con tecniche di ibridazione del DNA suggerisce una differenza nucleotidica dell'1-2%. Tuttavia, se uno guarda alle proteine, che sono le principali responsabili per le differenze fenotipiche, il quadro è molto diverso, e circa l'80% delle proteine sono diverse tra le due specie ".
[Dr. Glazko, Dr. Veeramachaneni, Dr. Nei, Dr. Makałowski. Eighty percent of proteins are different between humans and chimpanzees. Gene. 2005 Feb 14;346:215-9.]
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"Anche se gli stress infiammatori acuti provenienti da diverse eziologie provocano risposte genomiche altamente simili nell'uomo, le risposte in corrispondenti modelli murini sono miseramente correlate con le condizioni umane"
[Dr. Seok et al. Genomic responses in mouse models poorly mimic human inflammatory diseases. PNAS 2013]
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"La bassa predittività degli esperimenti su animali in aree di ricerca che permettono il confronto diretto di dati provenienti dal topo e dati umani mette in forte dubbio l'utilità dei dati di origine animale come tecnologia chiave per predire la sicurezza umana."
[...] "Si può mostrare, o ragionevolmente supporre, che la predittività degli animali per l'uomo non differisca fondamentalmente in diversi campi della ricerca biomedica? La risposta proveniente dalla cernita della letteratura scientifica deve essere chiaramente 'sì'. "
[Dr. Hartung & Dr. Leist. Inflammatory findings on species extrapolations: humans are definitely no 70-kg mice. Arch Toxicol. 2013 Apr;87(4):563-7.]
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"Concludiamo che, anche se le critiche legittime dei modelli animali sono state affrontate, attraverso la standardizzazione di protocolli e le revisioni sistematiche, il modello animale fallirebbe comunque come modalità predittiva per la risposta umana a farmaci e malattie."
[Dr. Greek & Dr. Menache. Systematic Reviews of Animal Models: Methodology versus Epistemology. Int J Med Sci. 2013; 10(3): 206–221.]
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"Nonostante la mancanza di prove sistematiche per la sua efficacia, la ricerca di base su animali nel Regno Unito riceve molti più fondi della ricerca clinica. […]
Idealmente, non si dovrebbero effettuare nuovi esperimenti su animali fino a quando non venga fatto l'uso migliore di quelli esistenti e fino a quando non sia stata valutata la loro validità e la loro generalizzabilità al campo della pratica clinica. […]
Problemi metodologici della sperimentazione animale
- Uso di diverse specie e ceppi di animali, caratterizzati da variazioni nei percorsi metabolici e nei metaboliti dei farmaci, il che causa variazioni nell'efficacia e nella tossicità.
- Uso di diversi modelli per l'induzione delle patologie o dei traumi, caratterizzati da diversi gradi di somiglianza alle condizioni corrispondenti nell'uomo.
- Variazioni nella posologia dei farmaci, di cui non si conosce la rilevanza ai fini di una trasposizione all'uomo.
- Variabilità nei metodi di selezione degli animali impiegati nello studio, nei metodi di randomizzazione, nella scelta della terapia di confronto (nessuna, placebo, uso dei soli eccipienti), e nel riportare il numero di individui perduti al follow-up.
- Campioni piccoli e non adeguatamente rappresentativi, analisi statistica semplicistica che non tiene conto di possibili fattori di confusione e mancato adeguamento ai principi dell'intenzione di curare.
- E' possibile che alcune sfumature della tecnica di laboratorio che possono esercitare un influsso sui risultati non vengano né riconosciute né riportate - un esempio sono i metodi per fare sì che l'esperimento sia in cieco.
- Scelta di diverse misure dell'esito, che possono essere surrogati o precursori di malattie e la cui rilevanza ai fini di una trasposizione all'uomo è incerta.
- Variazioni nel periodo di tempo scelto per determinare l'esito della patologia, periodo che può o meno corrispondere a quello in cui essa può essere latente negli esseri umani.”
[Dr. Pound, Dr. Ebrahim, Dr. Sandercock, Dr. Bracken, Dr. Roberts et al. Where is the evidence that animal research benefits humans? BMJ. 2004 February 28; 328(7438): 514–517.]
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"Le alterazioni dai valori di base o di controllo variano tipicamente dal 20% al 100% od oltre e durano almeno 30 minuti o più a lungo. Interpretiamo questi risultati per indicare che le pratiche abituali di laboratorio siano associate a stress, e che gli animali non si abituano alle stesse in tempi brevi. I dati suggeriscono che la paura significativa, lo stress, e possibilmente la sofferenza sono conseguenze prevedibili delle procedure abituali di laboratorio, e che questi fenomeni hanno sostanziali implicazioni scientifiche e umane per l'uso degli animali nella ricerca di laboratorio. "
[Dr. Balcombe, Dr. Barnard, Dr. Sandusky. Laboratory routines cause animal stress. Contemp Top Lab Anim Sci. 2004 Nov;43(6):42-51.]
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"Concludiamo che l'uso di animali senzienti nella ricerca di base non può essere giustificato alla luce delle priorità della società."
[Dr. R. Greek, Dr. J. Greek. Is the use of sentient animals in basic research justifiable? Philos Ethics Humanit Med. 2010 Sep 8;5:14. doi: 10.1186/1747-5341-5-14.]
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"I modelli animali di laboratorio sono limitati da vincoli scientifici sull'applicabilità umana e dall'aumento delle restrizioni normative, spinte da preoccupazioni sociali. Tuttavia, una serie di metodologie non animali è disponibile all'interno della ricerca biomedica e dei test di tossicità."
[Dr. Knight. Non-animal methodologies within biomedical research and toxicity testing. ALTEX. 2008;25(3):213-31.]
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“Di 93 reazioni avverse gravi legate a 43 farmaci a piccole molecole, solo il 19% sono state identificate in studi su animali come un vero esito positivo, il che suggerisce che i dati provenienti da studi su animali hanno un valore limitato per le attività di farmacovigilanza.“
[Dr. van Meer, Dr. Kooijman, Dr. Gispen-de Wied, Dr. Moors, Dr. Schellekens. The ability of animal studies to detect serious post marketing adverse events is limited. Regul Toxicol Pharmacol. 2012 Dec;64(3):345-9.]
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"La sostituzione delle procedure su animali con metodi quali cellule e tessuti in vitro, studi su volontari, tecniche fisico-chimiche e modelli al computer, è guidata da imperativi legislativi, scientifici e morali. Gli approcci non animali sono ormai considerati come metodi avanzati in grado di superare molte delle limitazioni degli esperimenti sugli animali."
[Dr. Langley, Dr. Evans, Dr. Holgate, Dr. Jones. Replacing animal experiments: choices, chances and challenges. Bioessays 2007; 29(9): 918-26.]
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"Esperimenti su animali esaminati: le revisioni sistematiche dimostrano una misera utilità clinica e tossicologica per l’uomo."
[Dr. Knight. Animal experiments scrutinised: systematic reviews demonstrate poor human clinical and toxicological utility. ALTEX. 2007;24(4):320-5.]
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"I risultati dei test sui farmaci nei topi non hanno mai traslato perfettamente nei test sugli esseri umani. Ma negli ultimi anni, e in particolare per le malattie neurodegenerative, i risultati del modello murino sono sembrati pressoché inutili."
[Dr. Schnabel. Neuroscience: Standard model. Nature. 2008 Aug 7;454(7205):682-5.]
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"I test tossicologici a cui si affidano le autorità di regolamentazione per raccogliere queste informazioni sono bloccati in una distorsione temporale, e sono in gran parte basati su fuorvianti e spesso miseramente predittivi esperimenti su animali.”
[Dr. Abbott. Animal testing: more than a cosmetic change. Nature 2005 Nov 10;438(7065):144-146.]
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"C'è una grande quantità di dati spesso trascurati che mostra che la ricerca su primati non umani sia irrilevante, non necessaria, anche pericolosa per la salute umana e che abbia poco o nessun valore predittivo o applicazione per la medicina umana."
[Dr. Bailey. Non-human primates in medical research and drug development: a critical review. Biogenic Amines 2005; 19(4-6): 235–255.]
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“L’affermazione che i test su animali siano intrinsecamente validi, solo perchè sono test su animali, è discussa e respinta. Si è concluso che non vi sia alcuna ragione giustificabile per sottoporre i test su animali a procedure nuove o considerevolmente modificate che siano meno rigorose di quelle applicate ai test senza animali e alle strategie di sperimentazione.”
[Dr. Balls (2004). Are animal tests inherently valid? ATLA: Alternatives to Laboratory Animals, 32(Suppl. 1B), 755–758.]
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"Crediamo che, anche se gli esperimenti sugli animali sono a volte intellettualmente seducenti, non sono adeguati per affrontare i problemi di salute urgenti della nostra era, come le malattie cardiache, il cancro, l'ictus, l'AIDS e i difetti di nascita. Ancora peggio, gli esperimenti sugli animali possono fuorviare i ricercatori o anche contribuire a malattie o morti non riuscendo a prevedere gli effetti tossici dei farmaci. Fortunatamente, altri metodi più affidabili che rappresentano un investimento di gran lunga migliore dei fondi di ricerca possono essere impiegati."
[Dr. Barnard and Dr. Kaufman. Animal research is wasteful and misleading . Scientific American, 00368733, Feb97, Vol. 276, Issue 2]
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"Anche se il topo offre il modello più comune per molti aspetti del sistema immunitario umano, i 65 milioni di anni di divergenza hanno introdotto significative differenze tra queste specie, che possono e hanno impedito il passaggio sicuro dei dati pre-clinici dal topo alla fase clinica. "
[Dr. Brady. Of mice and men: the potential of high resolution human immune cell assays to aid the preclinical to clinical transition of drug development projects. Drug Discovery world 2008/9:74-78.]
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"Quando si analizzano empiricamente i modelli animali utilizzando strumenti scientifici, si nota che sono ben lungi dall'essere in grado di prevedere le reazioni umane. Questo non è sorprendente se si considera ciò che abbiamo imparato dai campi quali la biologia evolutiva e dello sviluppo, la regolazione e l'espressione genica, l'epigenetica, la teoria della complessità, e la genomica comparativa ".
[Dr. Shanks, Dr. R. Greek, Dr. J. Greek. Are animal models predictive for humans? Philos Ethics Humanit Med. 2009 Jan 15;4:2.]
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"Il valore degli esperimenti sugli animali per predire l'efficacia delle strategie di trattamento nelle prove cliniche è rimasto controverso, principalmente a causa di un fallimento ricorrente di interventi apparentemente promettenti nei modelli animali nel traslare alla fase clinica"
[Dr. van der Worp, Dr. Howells, Dr. Sena, Dr. Porritt, Dr. Rewell, Dr. O’Collins et al. Can animal models of disease reliably inform human studies? PLoS Med 2010, 7: e1000245]
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"I pazienti e i medici devono rimanere cauti estrapolando i risultati di prominenti ricerche su animali per la cura delle malattie umane. [...] Una misera replicazione anche di studi su animali di alta qualità dovrebbe essere prevista da coloro che svolgono attività di ricerca clinica."
[Dr. Hackam & Dr. Redelmeier. Translation of research evidence from animals to humans. JAMA 2006;296(14):1731-2.]
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"Sei volontari si sono ammalati in modo critico durante la fase uno dei test del TGN1412, sviluppato dalla ormai defunta società farmaceutica TeGenero. Anche se la ricerca preclinica su scimmie non aveva mostrato alcun segno di pericolo, il farmaco provocò reazioni immunitarie devastanti nei soggetti umani."
[Dr. Hopkin. New test could weed out dangerous drug trials. Published online 7 December 2006. Nature]
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“Diverse ricerche hanno rivelato che i dati di carcinogenesi sugli animali sono privi di predittività per l’uomo.”
[Dr. Knight, Dr. Bailey, Dr. Balcombe. Animal carcinogenicity studies: 2. Obstacles to extrapolation of data to humans. Altern Lab Anim. 2006 Feb;34(1):29-38.]
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“Un emergente insieme di prove indica che vi sono fondamentali differenze in come il processo di tumorigenesi avviene nel topo e nell’umano.”
[Dr. Rangarajan & Dr. Weinberg. Comparative biology of mouse versus human cells: modelling human cancer in mice. Nature Reviews Cancer 3, 952-959 (December 2003)]
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"Sebbene questi approcci sono senza eccezione ritenuti "molto promettenti" nella letteratura, non ci si può aspettare che la ricerca su Organismi Geneticamente Modificati darà alcun contributo ad una nuova strategia terapeutica nel prossimo futuro."
[Dr. Stingl, Dr. Völkel & Dr. Lindl. 20 years of hypertension research using genetically modified animals: no clinically promising approaches in sight. ALTEX 2009; 26(1): 41-51.]
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"Con l'uso in test di laboratorio in vitro, i pericoli per i pazienti e i non necessari esperimenti su animali possono essere evitati."
[Dr. Müller. In vitro biocompatibility testing of biomaterials and medical devices. Med Device Technol. 2008 Mar-Apr;19(2):30, 32-4.]
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"Il nostro affidamento sugli animali per stabilire la sicurezza comporta l'esposizione di volontari clinici e di pazienti a molti trattamenti che sono nella migliore delle ipotesi inefficaci e nella peggiore pericolosi. Prendiamo ad esempio il famigerato farmaco del trial clinico di Northwick Park, il TGN1412, che ha lasciato sei giovani in terapia intensiva nel 2006. Questo farmaco è stato dimostrabilmente sicuro nelle scimmie a dosi 500 volte superiori a quelle che si sono dimostrati quasi fatali per i volontari. Subito dopo la disastrosa prova, un metodo che utilizza cellule umane è stato sviluppato per prevedere una tale sovra-reazione del sistema immunitario."
[Dr. Archibald, Dr. Coleman, Dr. Foster. Open letter to UK Prime Minister David Cameron and Health Secretary Andrew Lansley on safety of medicines. Lancet. 2011 Jun 4;377(9781):1915.]
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“L’ipotesi che le funzioni geniche e i sistemi genetici siano conservati tra i modelli e gli esseri umani è data per scontata, spesso a dispetto di prove che le funzioni e le reti geniche divergono nel corso dell’evoluzione. […]Pertanto, i modelli animali di funzioni geniche e di malattie umane non possono fornire informazioni adeguate, in particolare per la rapida evoluzione di geni e sistemi.”
[Dr. Vincent Lynch. Use with caution: Developmental systems divergence and potential pitfalls of animal models. Yale J Biol Med. 2009 June; 82(2): 53–66.]
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"Per i nuovi farmaci oncologici, solo il 5% dei nuovi farmaci in fase di sperimentazione ha presentato un avanzamento al di là della fase di sperimentazione a causa di una generale mancanza di sistemi di pre-clinici che possano prevedere con precisione l'efficacia e la tossicità dei nuovi agenti."
[Dr. Wittenburg & Dr. Gustafson. Optimizing preclinical study design in oncology research. Chem Biol Interact. 2011 Apr 25;190(2-3):73-8.]
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"La complessità del cancro metastatico umano è difficile da imitare nei modelli murini. Come conseguenza, gli studi apparentemente di successo nei modelli murini non si traducono in un successo nelle successive fasi della sperimentazione clinica, versando i soldi, il tempo e la speranza della gente giù per lo scarico."
[Dr. Ellis & Dr. Fidler. Finding the tumor copycat: Therapy fails, patients don't. Nature Medicine 16, 974–975 (2010)]
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"La sperimentazione sugli animali non è l'ideale, dato che il valore predittivo di tali prove è limitato a causa delle differenze metaboliche tra gli esseri umani e gli animali, e molte sono le questioni etiche sollevate dalla sperimentazione."
[Dr. Neuzil, Dr. Giselbrecht, Dr. Lange et al. (2012) Revisiting lab-on-a-chip technology for drug discovery. Nature Reviews. Drug Discovery 11:620-632. 10.1038/nrd3799.]
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"I modelli murini non riflettono realmente la condizione umana."
[Dr. Shaw Warren in Raven, K (2012) Rodent models of sepsis found shockingly lacking. Nat Med 18:998-998.]
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"Chiaramente, i modelli animali attuali sembrano essere incapaci di prevedere i risultati nella sperimentazione umana di nuovi agenti."
[Dr. Mitchell Fink in Raven, K (2012) Rodent models of sepsis found shockingly lacking. Nat Med 18:998-998.]
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“Le specie, e anche i singoli esseri umani, possono differire quanto alla composizione genetica. Ecco, per esempio, che cosa possono riguardare le differenze:
• la presenza (o assenza) di certi geni.
• la presenza (o assenza) di certi alleli.
• il background genetico e i geni modificatori che agiscono sui geni influenzati dai farmaci o dalla malattia.
• la regolazione e l’espressione dei geni.
• le reti di geni.
• lo splicing alternativo, che permette a un gene di formare o di contribuire a formare molte proteine diverse.
• le proteine e le interazioni tra proteine.
• le interazioni tra geni e proteine.
• l’evoluzione di vecchi geni che li porta a svolgere nuove funzioni.
• il trasferimento genico orizzontale (TGO). Il TGO avviene quando i geni di un organismo vengono incorporati in un altro organismo senza che l’organismo ricevente discenda da quello donatore. Per esempio, la resistenza agli antibiotici può avvenire mediante TGO.
• le caratteristiche epigenetiche. L’epigenetica è il settore relativamente nuovo che studia i cambiamenti dell’espressione genica che possono essere ereditati e che avvengono senza modifiche della sequenza di DNA coinvolta. Per esempio, a causa di influenze ambientali, un gene regolatore può essere modificato in modo tale da attivarsi o disattivarsi permettendo a una malattia di manifestarsi.
• la presenza di mutazioni geniche e cromosomiche come i polimorfismi del singolo nucleotide, le varianti del numero di copie, le duplicazioni, le inversioni, le cancellazioni e le inserzioni.

In risposta a una perturbazione del sistema, come l’assunzione di un farmaco o una malattia, anche una sola delle possibili differenze citate può salvare la vita o portare alla morte. L’evoluzione convergente, inoltre, può far sì che uno stesso tratto sia presente in specie diverse, ma mediato da percorsi molto diversi. Anche molecole diverse possono svolgere la stessa funzione. Tutti questi tipi di differenze sono presenti in ogni specie.”

[Dr. Greek R, Dr. Pippus A, Dr. Hansen LA. The Nuremberg Code subverts human health and safety by requiring animal modeling. BMC Med Ethics. 2012 Jul 8;13:16. doi: 10.1186/1472-6939-13-16.]
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"Oltre il 90% degli studi clinici in fase 3 in oncologia non riescono a soddisfare i loro obiettivi primari nonostante incoraggianti dati preclinici e anche clinici in fase iniziale. Questa cifra impressionante e che fa riflettere sottolinea i limiti dei modelli animali esistenti per la valutazione dei potenziali agenti antitumorali. L'esiguità dei modelli è particolarmente evidente con l'avvento di farmaci che colpiscono l'ambiente del tumore, o il microambiente, come antiangiogenetici [...] immunoterapie e composti diretti contro fibroblasti associati al tumore."

[Dr. Singh M, Dr. Ferrara N. Modeling and predicting clinical efficacy for drugs targeting the tumor milieu. Nat Biotechnol. 2012 Jul 10;30(7):648-57. doi: 10.1038/nbt.2286.]
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"Il Dr. Richard Klausner, l'allora direttore del National Cancer Institute: "La storia della ricerca sul cancro è stata una storia di cura del cancro nel topo [...] Abbiamo curato topi dal cancro per decenni, e semplicemente non ha funzionato negli esseri umani. ""
[Dr. Cimons, Dr. Marlene, Dr.  Josh Getlin, and  Dr. Thomas H. Maugh_II. 2010. Cancer Drugs Face Long Road From Mice to Men  1998]
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"Molti sono ormai prossimi alla realizzazione che, come in altre aree terapeutiche, la più grande limitazione per l'identificazione di nuovi farmaci per il trattamento del cancro sono le carenze nei modelli animali impiegati per testare NCEs [nuove entità chimiche, note anche come nuove entità molecolari o NME]"
[Dr. Enna SJ, Dr. Williams M. Defining the role of pharmacology in the emerging world of translational research. Adv Pharmacol. 2009;57:1-30.]
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“Concludiamo che anche la presenza di processi conservati è insufficiente per l’estrapolazione inter-specie quando il tratto o la risposta in fase di studio è situata a livelli più alti di organizzazione, è in un modulo diverso, o è influenzata da altri moduli.”
[Dr. Greek R, Dr. Rice MJ. Animal models and conserved processes. Theor Biol Med Model. 2012 Sep 10;9:40. doi: 10.1186/1742-4682-9-40.]